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il SECONDO PRINCIPIO della TERMODINAMICA (cap.8)

 

«La lotta generale per l'esistenza degli esseri viventi non è una lotta per l'energia, ma è una lotta per l'entropia.»
Ludwig Boltzmann ...


la MERIDIANA nel chiostro del convento di SAN BERNARDINO a TRENTO

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PREMESSA 1: NON SI PUO' SCONFIGGERE il SECONDO PRINCIPIO della TERMODINAMICA, si può perdere o al più pareggiare!

 

PREMESSA 2: SE L'ENERGIA SI CONSERVA (PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA) DOVE SAREBBE IL "PROBLEMA ENERGETICO"?

 

PREMESSA 3: "ENERGIA" deriva dal greco: "capacità di agire". Tradotto in fisica: "capacità di compiere LAVORO"

 

la CONSERVAZIONE dell'energia meccanica con lo skateboard (simulazione PhET)



DEFINIZIONI:

- TERMODINAMICA: studio delle trasformazioni di energia nelle sue varie forme

- SISTEMA: quantità di materia separata da ciò che la circonda

- AMBIENTE: tutto ciò che è esterno al sistema

- una MACCHINA TERMICA è un dispositivo che trasforma l'energia interna dei corpi in lavoro meccanico mediante trasformazioni cicliche di un sistema termodinamico

- il RENDIMENTO di una macchina termica è il rapporto tra lavoro compiuto L e calore assorbito QC misurati durante un ciclo


(in queste notazioni f sta per freddo e c sta per caldo)

enunciato del secondo principio della Termodinamica:

... Enunciato di Lord KELVIN (William Thomson, UK, 1824-1907):

“È IMPOSSIBILE realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia quello di convertire in lavoro del calore sottratto a un'unica sorgente a temperatura uniforme”

(ad es. dal mare)


ossia: per trasformare calore in lavoro occorrono almeno DUE corpi a temperatura differente

 

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enunciato di CLAUSIUS (Rudolf CLAUSIUS, DE, 1822-1888)

“È IMPOSSIBILE realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia il passaggio di calore da un corpo più freddo a uno più caldo senza l’apporto di lavoro esterno”

  si potrebbe equivalentemente enunciare: "in un sistema energeticamente isolato tutte le differenze di temperatura tendono ad annullarsi spontaneamente"
 

oppure: "in un sistema energeticamente isolato a temperatura uniforme non si possono spontaneamente creare differenze di potenziale termico tra diverse regioni"

di conseguenza è necessario consumare energia per raffredare un ambiente come l'interno di un frigorifero o l'interno di una stanza con un climatizzatore

 

È possibile trasferire CALORE da un corpo FREDDO ad uno CALDO?

 

RAFFREDDARE la stanza APRENDO il FRIGORIFERO?


Ciclo di Carnot e ciclo di Stirling (Gianlorenzo Bussetti)

Macchine termiche frigorifere (Gianlorenzo Bussetti)




conseguenze del secondo principio della Termodinamica:

 

 

1. È IMPOSSIBILE far passare calore da un corpo più freddo a uno più caldo senza compiere lavoro

2. È IMPOSSIBILE trasformare tutto il calore in lavoro

3. È IMPOSSIBILE costruire una macchina termica con rendimento η=1

infatti la macchina deve necessariamente operare tra due termostati a uno dei quali cedere il calore Qf che non può essere nullo (in queste notazioni f sta per freddo e c sta per caldo)

di fatto le macchine termiche reali difficilmente raggiungono rendimenti superiori al 50%, è necessario quindi individuare le condizioni che assicurano il maggior rendimento possibile, per far questo si definisce:

una trasformazione è detta reversibile se, a partire dallo stato finale, è possibile riportare sia il sistema sia l'ambiente con cui interagisce ai rispettivi stati iniziali

in generale una trasformazione è reversibile se:
- è "quasi-statica" (=quando avviene attraverso una successione di stati che differiscono da stati di equilibrio solo per quantità infinitesime, nel diagramma di Clapeyron le trasfrmazioni quasi-statiche sono rappresentate da curve "continue")
- non sono presenti effetti dissipativi (che convertono lavoro in energia interna del sistema o dell'ambiente, come, ad esempio, attrito, viscosità e turbolenza)

N.B. le trasformazioni reali sono tutte irreversibili (ad esempio...)

 

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TEOREMA di CARNOT: (Sadi Carnot, Fr, 1796-1832)

tutte le macchine termiche REVERSIBILI, operanti tra le temperature Tc e Tf, hanno lo stesso rendimento ηrev e nessuna macchina reale (=irreversibile), operante fra le stesse temperature può avere un rendimento ηirrev maggiore, ossia

ηrev ≥ ηirrev

 

conseguenze del teorema di Carnot:
- il rendimento di una macchina reversibile (=ideale) dipende solo da Tc e Tf
- quando operano fra le stesse temperature Tc e Tf, tutte le macchine termiche reversibili hanno lo stesso rendimento
- disponendo di due termostati a temperature Tc e Tf, la macchina che assicura il massimo rendimento è una macchina reversibile e qualsiasi macchina reale non può avere rendiento maggiore

Il rendimento di una macchina di Carnot (detta anche macchina ideale o macchina reversibile) che opera tra le temperature Tc e Tf è dato da (dove le temperature sono espresse in gradi Kelvin):

 

4. È IMPOSSIBILE raggiungere lo ZERO ASSOLUTO mediante un numero finito di trasformazioni termodinamiche

o Terzo principio della Termodinamica

Infatti se, PER ASSURDO, una macchina termica potesse operare tra una sorgente TC e Tf=0K si potrebbe avere una macchina con rendimento pari ad 1

cfr. la scala di temperatura KELVIN

La Dimostrazione per ASSURDO

 

 

5. È IMPOSSIBILE realizzare il moto perpetuo

infatti il moto perpetuo di prima specie è in aperta violazione del primo principio della Termodinamica
mentre il moto perpetuo di seconda specie è in aperta violazione del secondo principio della Termodinamica dovendo una macchina termica, sia pur ideale e reversibile, operare necessariamente tra due temperature TC e Tf

il MOTO PERPETUO

Secondo principio della termodinamica (Gianlorenzo Bussetti)

 




l'ENTROPIA

la grandezza più intrigante della fisica

 

 

avendo osservato che:
1. i sistemi Termodinamici manifestano una direzione privilegiata di evoluzione, nella quale i processi spontanei hanno luogo in maniera irreversibile (ad esempio...)
2. per invertire tali processi irreversibili occorre compiere lavoro e in alcuni casi è praticamente impossibile
3. gli enunciati del secondo principio sono solo qualitativi, e non forniscono relazioni quantitative fra grandezze termodinamiche

nel 1865 Rudolf CLAUSIUS ritenne di introdurre una nuova FUNZIONE di STATO: l'ENTROPIA

"ENTROPIA" dal greco: "TRASFORMAZIONE INTERNA"

scrive Clausius: “ho voluto intenzionalmente adottare il termine entropia per rimanere il più vicino possibile alla parola energia, in quanto le due grandezze … sono così affini in senso fisico che anche nella definizione questo accostamento pare opportuno”

secondo Clausius il comportamento asimmetrico del calore rappresentava due diversi tipi di cambiamento: uno era un cambiamento di temperatura (energia termica che passava dal caldo al freddo), l’altro era un cambiamento di energia (energia meccanica che si trasformava in energia termica per attrito) e concluse che queste variazioni erano due aspetti dello stesso fenomeno: variazioni di ENTROPIA.

Dunque per le applicazioni è necessario calcolare le variazioni di ENTROPIA di un sistema, (l’entropia non è misurabile direttamente) così definite:

Se in un sistema avviene una trasformazione tra due stati, la variazione di entropia ΔS del sistema è pari al rapporto tra il calore scambiato dal sistema (con il suo segno) e la temperatura assoluta a cui viene scambiato lungo una qualsiasi trasformazione reversibile che congliunge i due stati:

[l'ENTROPIA si misura in J/K]

Da questa definizione l’ENTROPIA dipende non solo dagli scambi di energia, ma anche dalla Temperatura.

 

Clausius sosteneva che tutte le variazioni di carattere naturale (variazioni di energia e temperatura che si verificano spontaneamente in natura come ad esempio il fluire di calore dal corpo più caldo al più freddo o la trasformazione di energia in calore per attrito) sarebbero state considerate variazioni positive (=entropia in aumento);

mentre tutte le variazioni innaturali (tutte le variazioni di energia e temperatura che si verificano quando la natura è sollecitata da una macchina) sarebbero state considerate variazioni entropiche negative.

Egli giunse alla conclusione che tutti gli scambi di entropia positiva e negativa che si verificano nella totalità delle macchine esistenti nell’universo avevano sempre l’effetto di aumentare l’entropia. Il nostro universo è popolato da macchine imperfette, fossero queste animate e minuscole come le cellule del corpo umano o inanimate e gigantesche come le galassie.

Nel nostro universo l’energia totale si conserva, ma l’ENTROPIA PUÒ SOLO AUMENTARE o al più restare invariata

 

dunque tutto l’universo invecchierà e morirà una volta che tutti i suoi fenomeni naturali irreversibili si saranno completamente esauriti, quando cioè non ci saranno più due sorgenti di calore a temperature differenti, ma tutto l’universo si troverà alla stessa temperatura e le trasformazioni spontanee non saranno più possibili (cfr.enunciato di KELVIN)

- Il 2° principio diventa dunque una formulazione del principio di NON conservazione dell’ENTROPIA
- l’ENTROPIA è una funzione di stato;
- l'ENTROPIA può essere considerata una forma di energia degradata che non può essere utilizzata per compiere lavoro. Essa, in altre parole, è energia con la quale non è possibile produrre alcunché: potremmo anche considerarla una specie di energia di rifiuto NON RICICLABILE.
- l'ENTROPIA può essere definita come la quantità termodinamica che misura il livello di degradazione dell'energia di un sistema.

la degradazione dell'energia, o l'aumento di Entropia, è una conseguenza statisticamente prevedibile dei movimenti e delle collisioni che avvengono a caso tra le molecole. Si considerino ad esempio due contenitori di un gas isolati a diversa temperatura, quando verranno messi a contatto le molecole calde (le più veloci) e le molecole fredde (meno veloci) passeranno a caso da un ambiente all'altro (o meglio scambieranno a caso le loro energie cinetiche durante gli urti in modalità simili a quelle descritte nel moto Browniano) e con il passare del tempo ciò renderà nulla la differenza di temperatura iniziale tra i due scomparti. L'aumento di Entropia che ne consegue è legato ad un aumento di disordine: le molecole veloci e quelle lente inizialmente separate si mescoleranno e l'energia totale del sistema si ripartirà statisticamente in conseguenza delle collisioni che si verificheranno e i due scomparti inizialmente distinguibile per la temperatura diventeranno equivalenti. Prima del mescolamento il sistema avrebbe potuto compiere un lavoro in virtù della differenza di temperatura tra i due scomparti, ma una volta raggiunto l'equilibrio termico nessun lavoro potrà più prodursi.

 

6. È IMPOSSIBILE diminuire l'ENTROPIA di un sistema isolato (senza compiere lavoro dall'esterno)

 

in un sistema isolato, lo stato di entropia massima è lo stato di equilibrio stabile

L'ENTROPIA secondo Clausius: L'entropia da un punto di vista termodinamico




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Boltzmann (Ludwig, AU, 1844-1906) suggerì che l’entropia possa anche essere letta come misura del disordine di un sistema e stabilì che:

“L’Entropia di uno stato macroscopico S è proporzionale alla probabilità termodinamica di quello stato:”

S=kb·ln(Ω)


dove kb è la costante di Boltzmann, kb=1,38·10-23J/K

ricordando che la costante dei gas perfetti R=NA·kb

e Ω è il numero dei microstati possibili del macrostato S

quindi secondo Boltzmann un sistema isolato tende sempre a passare da uno stato più ordinato ad uno meno ordinato perchè lo stato meno ordinato ha più probabilità di prodursi

l'irreversibilità di una trasformazione termodinamica è connessa all'aumento di entropia del sistema, come anche l'irreversibilità dei processi naturali è legata all'aumento del disordine che qualunque sistema manifesta durante la sua evoluzione.

Osservando l'immagine seguente nessuno si aspetta che la disposizione ordinata per colore delle biglie sia stata ottenuta scuotendo la scatola a partire dalla disposizione disordinata

 

Cosa c'entrano questi bastoncini con la TERMODINAMICA?

L'entropia da un punto di vista statistico (Boltzmann) - L'ENTROPIA secondo Boltzmann

 

breve riassunto del contributo di Boltzmann

 


MAXWELL's DAEMON ...

Il diavoletto di Maxwell è un esperimento ideale di James Clerk Maxwell circa la possibilità teorica di un congegno capace di agire a scala microscopica su singole particelle allo scopo di produrre una violazione macroscopica del secondo principio della termodinamica. In questo modo potrebbe produrre una variazione di temperatura tra due corpi senza alcuna spesa di energia.

approfondimento: il "diavoletto" di Maxwell

il DIAVOLETTO DI MAXWELL #astronomy #physics #space #universe #einstein

 


 

 

7. È IMPOSSIBILE tornare indietro nel tempo

 

Viaggi nel tempo mixtape

Tutte queste scoperte significavano per Clausius, che l’universo, essendo un sistema isolato, stava diventando più caotico e che quindi, tempo prima, dovesse essere stato molto più ordinato, insomma come se Qualcosa o Qualcuno avesse costruito un meccanismo e lo avesse caricato come un orologio a molla che ora pian piano stava perdendo la sua carica ed era destinato a fermarsi...

È possibile viaggiare nel tempo? (A.B.)

Calcoliamo la probabilità che il tempo torni indietro

8. È IMPOSSIBILE che l'universo esista da infinito tempo

CLAUSIUS osservò inoltre che: “l’energia dell’universo è costante (l’intero universo può essere considerato un sistema isolato e l’energia in esso contenuta è da sempre la stessa, in accordo con il primo pincipio), ma l’entropia è in aumento” (quindi gli scambi di energia, da cui dipende la vita, non saranno possibili per sempre e dato che la vita esiste tuttora si può concludere che l’universo non esiste da infinito tempo…)

 

 

Osservazione: la TEORIA del BIG BANG è stata sviluppata nel XX secolo e ai tempi di CLAUSIUS non era ancora stata formulata

Che cos'è davvero il big bang (o modello cosmologico standard)?

Le tre prove del big bang

Il big bang è davvero l'inizio di tutto?

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«La legge secondo cui l'entropia aumenta ha sempre, credo, la posizione suprema tra le leggi della natura. Se qualcuno ti fa notare che la tua teoria dell'universo da compagnia è in disaccordo con le equazioni di Maxwell, allora tanto peggio per le equazioni di Maxwell. Se si scopre che è contraddetto dall'osservazione, beh, questi sperimentatori a volte fanno cose confuse. Ma se la tua teoria è contraria alla Seconda Legge della Termodinamica, non posso darti alcuna speranza; non resta che crollare nella più profonda umiliazione»
Sir Arthur Eddington (UK, 1882-1944)

 

 

 

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