nel 1801 Thomas YOUNG riesce a calcolare la lunghezza d'onda della luce utilizzando solo una doppia fenditura e questo espermento sembrò confermare la natura ondulatoria della luce, ma luce avrebbe bisogno di un mezzo da far oscillare per propagarsi, fu quindi ipotizzata l'esistenza di un "ETERE LUMINIFERO" come mezzo di propagazione della luce nello spazio
negli anni intorno al 1887, Michelson costruisce un dispositivo in grado di misurare la lunghezza d'onda della luce visibile utilizzando al posto della doppia fenditura di Young due specchi, vediamo come:
1. Interferometro di Michelson e Morley:
2. Interferometro di Michelson e Morley:
Interferometro di Michelson e Morley: la strumentazione nel nostro laboratorio
Applicazione dell'interferometro alla ricerca del vento d'etere
le equazioni di Maxewll per il campo elettrico e magnetico contengono la velocità di propagazione di un onda elettromagnetica c in funzione di due costanti universali, quindi la velocità di propagazione di un onda elettromagnetica è costante e pari esattamente alla velocità di propagazione della luce nel vuoto, difficile possa trattarsi di una coincidenza e quindi la luce può essere vista come un'onda elettromagnetica che si propaga nell'ETERE LUMINIFERO alla velocità:
ma...
Rispetto a cosa la luce viaggia a velocità c?
ma cos'è che vibra per trasportare la luce?
ma l'ETERE LUMINIFERO esiste? e quali caratteristiche dovrebbe avere?
l'ETERE LUMINIFERO dovrebbe avere caratteristiche ben strane:
1. molto RIGIDO, perché altrimenti la luce proveniente da una stella lontana sarebbe assorbita dall'etere
2. molto ELASTICO, per permettere all'onda di propagarsi
3. poco DENSO, dal momento che le onde elettromagnetiche rallentano in mezzi più densi
3. NON influente sul moto dei pianeti, per rispettare le leggi di Newton
e infine una domanda: "quale dovrebbe essere la velocità della Terra rispetto all'ETERE?", se l'Etere è un riferimento attraverso il quale viaggiano le onde ettromagnetiche, si sarebbe potuto calcolare la velocità della Terra rispetto all'etere.
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e a questo punto entra in gioco l'interferomento di Michelson & Morley, inizialmente costruito per misurare la lunghezza d'onda della luce, per cercare di misurare la velocità della Terra rispetto all'etere, in pratica di rilevare il "VENTO d'ETERE" e quindi di dimostrare l'esistenza dell'ETERE LUMINIFERO.
3. Esperimento sul "vento d'etere" di Michelson & Morley:
facendo i calcoli i due fasci di luce dovrebbero impiegare tempi diversi per arrivare all'obiettivo a causa della differenza di tempi di percorrenza dei due raggi nei due bracci a seconda dell'orientamento dei bracci rispetto al moto della Terra
la velocità della luce è circa 300.000 km/s
mentre la velocità della Terra dovuta al suo moto di rivoluzione attorno al Sole è di circa 30 km/s
(è possibile trascurare gli altri moti della Terra)
è vero si tratta di 4 ordini di grandezza di differenza, ma l'interferometro è molto preciso e Michelson & Morley sono bravissimi sperimentatori...
eppure non riesce a valutare variazioni nella figura di interferenza variando l'orientamento dei bracci, eseguendo le osservazioni in diverse ore del giorno e in diversi periodi dell'anno
in questo l'esperimento è fallito: non riesce a misurare la velcotà della Terra rispetto all'etere e quindi trovare una prova dell'esistenza del "vento d'etere"
come si potrebbe spiegare tale "fallimento"?
1. l'interferometro non è in grado di rilevare tali variazioni nella figura di interferenza
4. non ci sono variazioni nella figura d'interferenza perché la velocità della luce non si somma alla velocità della Terra
5. il braccio dell'interferometro si "contrae" nella direzione del moto quanto basta per rendere impercettibili le variazioni dei tempi di percorrenza della luce nei due bracci contrazione di FitzGerald- LORENTZ...
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Approfondimenti altri materiali
Il Fallimento più importante della Fisica - MO#10 - CURIUSS
La storia dell'esperimento di Michelson e Morley:
Una spiegazione dell'esperimento di Michelson e Morley: